sabato 1 gennaio 2011

Non danno le delibere di Contesto, la società che segue le campagne elettorali di Bernazzoli

Il Consigliere provinciale del PDL, Simone Orlandini, ha presentato una interrogazione in Provincia di Parma sulla parziale evasione, da parte dell’ amministrazione provinciale, della sua richiesta di acceso agli atti riguardanti gli incarichi attribuiti da quello stesso ente alla società di comunicazione Contesto srl avente sede a Modena ma che ha seguito, a quanto risulta, la campagna elettorale del Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, cosa di cui lo stesso il Consigliere PDL chiede tra l’altro conferma.
“Guarda caso sono negati documenti su affidamenti ad una società, Contesto srl, che in questi anni ha ricevuto dalla Provincia di Parma svariati incarichi per affidamenti diretti pare anche superiori ai 20.000 euro per cui è possibile per legge non procedere a gara d’appalto da parte dell’amministrazione pubblica – ha commentato il Consigliere provinciale – Guarda caso questa società risulta essere quella che ha gestito la campagna elettorale delle provinciali del 2004 e del 2009 del Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e sembra svolga l’attività di ufficio stampa per il PD di Parma.
Sicuramente saranno tutte delle coincidenze, ma ciò non toglie che sarà opportuno tornare su questi affidamenti e sul totale degli importi per verificare se l’imparzialità della pubblica amministrazione in questi operosissimi e onerosi incarichi di consulenza sia stata rispettata. Sempre sperando che questa volta la Provincia dia ai consiglieri tutti i documenti che richiedono come è loro diritto sancito per legge e non ci costringa ad ottenerli dalla Procura o dalla Corte dei Conti”.
Orlandini chiede inoltre alla Giunta provinciale “quali sono le competenze di cui non dispone l’ente Provincia di Parma, pur avendo numerosi dipendenti assunti con la mansione di addetti stampa, per cui l’attività di ufficio stampa riguardante il Presidente della Provincia di Parma è affidata in consulenza a Contesto S.r.l”.

sabato 25 dicembre 2010

150.000 euro per un concorso di idee finito in nulla

Ennesima polemica sugli sprechi in piazzale della Pace sotto l’albero di Vincenzo Bernazzoli. Questa volta gliela regala il consigliere del PdL Massimo Nonnis Marzano che in un’interrogazione chiede conto al Presidente di un fantomatico concorso di idee per la realizzazione di una nuova sede della Provincia, denominata “Palazzo dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Innovazione”, che avrebbe dovuto anche essere un esempio di impiego di soluzioni tecnico-progettuali all’avanguardia.
La prima delibera in cui si parla di questo progetto è del 2007; il bando relativo risulta pubblicato il 5 marzo del 2009 e concluso il 20 novembre dello stesso anno, con un impegno economico complessivo di 150 mila euro; da allora i progetti pervenuti giacciano in un cassetto e non è stata organizzata alcuna iniziativa per conferire il premio finale; la realizzazione del “terzo polo della Provincia”, inserita nel piano triennale e prevista per l’anno in corso, è stata spostata nella programmazione relativa all’anno 2012 ed è probabile che venga ulteriormente procrastinata.
“Vorremmo proprio sapere – spiega Nonnis Marzano - per quale motivo sia stato bandito un Concorso d’idee dell’ammontare di 150 mila euro pur non avendo alcuna certezza sui tempi di realizzazione dell’opera - con il risultato di lasciare abbandonati in archivio i progetti pervenuti – e, soprattutto, se in un momento di crisi economica, che dovrebbe imporre alle amministrazioni pubbliche rigore, responsabilità e sobrietà, la decisione assunta dalla Provincia non si configuri come un ennesimo grave spreco di denaro”.
Anche Luigi Giuseppe Villani, coordinatore provinciale del PdL, non perde l’occasione per mandare a Vincenzo Bernazzoli auguri speciali per queste festività. “Il Presidente della Provincia dice che per uscire dalle difficoltà attuali bisogna alzare la testa. Non vorrei che l'invito a tenere alto il capo volesse consigliare di non guardare in basso, e cioè al torbido degli sprechi della sua amministrazione.
Purtroppo per lui, stiamo dimostrando - e continueremo a farlo - che sono tanti. E quindi l'invito che, da parte mia, faccio per questo fine anno al Presidente della Provincia è quello di essere più attento a che la sua ammnistrazione non continui a sperperare risorse come sembra sia avvenuto anche nel caso di questo costoso concorso di idee per un terzo polo, rimandato a chissà quando.
Le risorse impiegate, infatti, sarebbero state più utili per altro, magari, appunto, per aiutare a rialzare la testa, anche se è vero che per quello che fa la Provincia non ne servono tante e non c'è bisogno di tante sedi”.
  

venerdì 24 dicembre 2010

La figlia di Bernazzoli assunta in Iren

Non male. La figlia di chi è ha autorizzato l'inceneritore di Parma è stata assunta dall'azienda che sta costruendo l'inceneritore. A denunciarlo nel silenzio di tutti i media locali con l'esclusione di Polis è stato l'Associazione Gestione Corretta dei Rifiuti.

Bernazzoli, l'illustre dipendente di Iren

Chissà che confusione in Iren, doversi sempre domandare: “Bernazzoli? Quale?”
Un cognome che si ripete: quando vengono compilate le buste paga o quando si deve chiedere udienza per costruire un inceneritore. Un sacco di confusione, incertezze, scambi di persone.
Per fortuna l'età aiuta, uno è padre, l'altra è figlia.Uno è presidente, l'altra è dirigente. Ma la rima è la stessa.E a noi la cosa parrebbe davvero clamorosa, una specie di autogol, come quasi offrire il fianco scoperto alle solite malelingue.Ma se non fosse che vige il silenzio stampa in piazzale della Pace, ci suggeriscono che sarebbe opportuno porre qualche domanda, solo quelle che bastano per fugare ogni dubbio, per mettere il cuore in pace e dormire sonni tranquilli, tutti quanti.E riteniamo senz'altro che tutto sia nei termini della correttezza.
A livello nazionale impazza il “toto nepotismo” e il “chi ha l'harem più rifornito”, si ricerca la meritocrazia e non le baronie e i “familismi”, così il vizio di curiosare si sta allargando a tutta la Nazione, centro nord incluso.Così anche Parma non è indenne alla ricerca di verità e le voci, che noi riteniamo non veritiere, circolano senza tregua.
A tante porte bussano, un giorno è risuonata anche la nostra e, visto che i postini da noi suonano sempre due volte, nella posta, infiocchettato a dovere, abbiamo trovato il piano economico finanziario di Iren (315, forse 350 milioni da spendere per il ludico e “benefico” inceneritore), ma anche, ambasciatore non porta pena, una pulce fastidiosa.Una pulce senza senso, ovviamente, e che quindi basta poco a far vacillare, ma quando anche il poco stenta ad arrivare, ci si preoccupa, anche se per nulla.La morbosa curiosità si spinge a un divertissement: le date di assunzione dei dirigenti sono dati pubblici? I ruoli ricoperti pure? E la durata dei contratti?
Cattiverie.
Ma i personaggi pubblici possono forse sottrarsi alla limpidezza, negare l'assoluta trasparenza?Siamo convinti che, se si potesse parlare, tutto si risolverebbe in una bolla di sapone.Non ci sarebbe nulla di male a dare spiegazioni.Infatti un presidente che ha evidenti legami con un'azienda, non può che immaginare che, se la figlia ne diventa dipendente, a qualche anima in pena potrebbe scattare il tarlo del dubbio e domandarsi se tale nuovo rapporto di collaborazione nasca dal profondo del cuore o dal profondo della competenza o sia in qualche modo sgorgato da fatti contingenti.
Di certo non è così, la competenza e il curriculum avranno guidato le scelte dell'azienda Iren. Ma tant'è siamo in silenzio stampa ed è difficile in queste occasioni ottenere anche solo dei no incomprensibili. La speranza-certezza che tutto sia alla luce del sole rimane, la fiducia nelle istituzioni idem, così come l'opportunità che si faccia la dovuta chiarezza sul tema.
Di questo siamo certi.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCRParma

350.000 euro per la pubblicità elettorale di Bernazzoli

Il centrosinistra di Parma è probabilmente affetto da una grave forma di strabismo che lo porta a gridare allo scandalo, quando sta all’opposizione, per le stesse iniziative che, quando invece è al governo, ritiene normalissime
Le cronache dei quotidiani ne sono piene - Queste le parole con le quali il Coordinatore provinciale del PDL Luigi Giuseppe Villani è intervenuto sul caso delle presunte spese di propaganda delle pubbliche amministrazioni effettuate con soldi pubblici al centro della discussione in consiglio comunale a Parma.
Per esempio i consiglieri Pagliari e Ablondi hanno puntato il dito contro il video del Comune “Parma un modo di vivere” che viene proiettato in alcune sale cinematografiche.
L’accusa è quella di essere stata un’operazione propagandistica a spese dei cittadini. Ecco, è questo il punto: chiediamo a Pagliari e Ablondi di pronunciarsi pubblicamente sui 300 mila euro di spese di propaganda (pagate questa volta sì pagati con i soldi pubblici dei cittadini) di cui è stato protagonista il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli negli ultimi mesi del suo precedente mandato, in piena campagna elettorale delle provinciali 2009 - ha quindi proseguito il Coordinatore azzurro -
Nove delibere della provincia in pochi mesi a ridosso delle elezioni stanziano oltre 300mila euro per acquisto di spazi su testate giornalistiche e televisive, stampa di pubblicazioni, eventi, realizzazione di loghi, video, del bilancio di fine mandato, di campagne comunicative.
Tutto alle porte della campagna elettorale e tutto con soldi pubblici.
Non è propaganda questa? Si, se fossero spese del Comune di Parma, ma per Pagliari e Ablondi visto che sono spese dei compagni della Provincia, probabilmente si tratta invece di corretta informazione dei cittadini.
In realtà non è tutto qui, altre puntate seguiranno, ma per ora sarebbe bene che Pagliari e Ablondi dimostrassero un po’ di rigore anche quando si parla dei compagni di partito.
Il loro è un silenzio quantomeno anomalo per chi scrive ogni giorno al sindaco, al Tribunale, a Babbo Natale per qualsiasi cosa: dalle vicende Tep al colore dei piccioni.
Se il buon gusto li spingesse a scrivere a Bernazzoli per chiedergli conto di queste e di altre spese, li preghiamo di aggiungere un post-scrittum in cui si domanda a che punto siamo con le “dimissioni farsa” di Fadda e Ragone per le vicende Tep.
Non lo chiediamo per fare polemica, ma per permettere a questo centrosinistra di dare ulteriore prova del proprio rigore morale. O no?"

LE DELIBERE
Di seguito un primo, ancora molto parziale, elenco delle spese di propaganda della Provincia:
Delibera n.75/2008: definizione logo per la comunicazione dell’Ente: 5.000 euro; realizzazione video infrastrutture: 40.000 euro; acquisto spazi in trasmissioni televisive (realizzazione + messa in onda): 51.000 euro;
Delibera n.167/2008: campagna di comunicazione sulla Nuova Massese: 45.000 euro; inaugurazione eventi: 20.000 euro; c’è anche una collaborazione con la rivista “Il Risveglio”: 5.500 euro;
Delibera n. 1073/2008: realizzazione Bilancio di fine mandato della Provincia: 30.000 euro; Delibera n. 1275/2008: realizzazione rivista “La Nuova Provincia” (impostazione grafica, impaginazione e stampa di un numero della rivista): 33.064 euro;
Delibera n.1301/2008: “Attività di comunicazione del bilancio di fine mandato (per acquistare spazi nei giornalini comunali): 30.000 euro
Delibera. n.2/2009: "La Nuova Provincia: spedizione di un numero della rivista a tutte le famiglie del territorio provinciale”: 14.300 euro;
Delibera n.19/2009 “Realizzazione tre incontri pubblici per rendicontazione su opere infrastrutturali realizzate nel mandato”: 12.000 euro;
Delibera n. 212/2009, stampa di un numero rivista “La Nuova Provincia” dedicato alla rendicontazione di fine mandato: 67.300 euro;
Delibera n. 213/2009: 20 video-comunicati stampa: 3.600 euro.

Totale: 356.764 euro di denaro pubblico investiti per la propaganda elettorale come direbbero se si trattasse del Comune".